Questo lavoro rappresenta un utile strumento, non solo per gli insegnanti e gli studenti di Ostuni, ma per la comunità intera, per scoprire la molteplicità di habitat e di specie floristiche presenti nelle aree naturali e agricole ostunesi, tra le colline murgiane, la piana olivetata e la fascia costiera.
Colpiscono la grande competenza, la passione e l'amore per la propria terra che hanno ispirato questo lavoro: il preside Gino Andriola è come se volesse “passare” all'intera comunità le sue conoscenze naturalistiche, per renderla partecipe delle peculiarità di questo territorio e delle sue valenze ambientali, e porre di fatto le basi per garantirne la tutela e la corretta valorizzazione.
E' infatti alla comunità che spetta il compito di fare propri questi insegnamenti, per meglio custodire nei prossimi decenni un patrimonio che rappresenta la dote più importante per il futuro.
Grazie preside per questo servizio reso alla comunità intera. E grazie al prof. Pantaleo che con la multimedialità ha permesso una fruizione semplice e piacevole della grande quantità di informazioni messe a disposizione.
Il Sindaco
Domenico Tanzarella
Come sottolineano gli stessi Autori di quest’ opera, viviamo in un periodo storico caratterizzato da un allontanamento progressivo dalle campagne e dall’ambiente naturale. E’ amaro concordare con Essi che il rapporto con l’ambiente naturale è ormai molto superficiale. Questo distacco è anche causa di una preoccupante perdita culturale. La civiltà contadina, che aveva stabilito un rapporto quotidiano col mondo rurale, legando i ritmi della vita umana a quelli della natura, è ormai legata ad un passato non più riproponibile, mentre il futuro appare condizionato da ritmi di vita sempre più avulsi da un contesto naturale. E tutto ciò accade in un periodo storico in cui si parla di scomparsa di ambienti naturali, di habitat e di specie animali e vegetali a causa della progressiva e irreversibile alterazione degli ambienti naturali su scala planetaria e la perdita di biodiversità è divenuta una emergenza epocale come quella dei rifiuti e dei cambiamenti climatici. Anche la Puglia non è esente da queste amare considerazioni. Basti vedere come crescono disordinatamente i nostri centri urbani, dilatandosi a dismisura, fagocitando le periferie di un tempo con i loro orti suburbani e consumando territorio in un malinteso inno allo spreco. Che dire poi delle nostre coste sempre più cementificate e degradate, ridotte a semplici luoghi sempre più artificiali di svago estivo? Ed è meglio non andare oltre per non lasciarsi andare allo sconforto tipico di coloro vivono con disagio questo dramma dei nostri tempi. Anche perché, forse, non tutto è irrimediabilmente perduto e abbiamo il dovere di dare ancora spazio alla speranza. Gino Andriola e Mario Pantaleo, infatti, hanno ben compreso che l’unico modo per reagire a questo stato di cose è quello di farci riavvicinare alla conoscenza del mondo vegetale. Non è mai abbastanza abusato ripetere che solo dalla conoscenza può nascere una seria azione di tutela e la conoscenza può essere oggi efficacemente affidata a strumenti divulgativi moderni e accattivanti che coniugano sapientemente la voglia di conoscenza con le capacità di esplorazione multimediale tipica dei giovani. Nasce pertanto un’opera alla quale auguro di fare tanta strada soprattutto nel mondo della scuola, dove è fortunatamente molto sentita la necessità di colmare tante lacune legate al mondo vegetale che ci circonda, prima fra tutte la necessità di dare un nome alle specie incontrate durante una passeggiata esplorativa. Sembra banale, ma dare il nome giusto ad una specie vegetale è un lavoro che richiede impegno e dedizione e per ogni esperto rappresenta il risultato di anni di studio e di esperienza sul campo. Impegno e dedizione che gli Autori hanno profuso a piene mani anche nell’assemblare e strutturare in maniera interattiva questa enorme mole di conoscenze che vengono offerte al navigatore virtuale che voglia iniziare questo fantastico e accattivante viaggio nel mondo delle piante che ci circondano.
Piero Medagli
Botanico presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento