Autori

Gino Andriola Mario Pantaleo

In questo sito trovate il frutto di una ricerca durata circa quattro anni: sono elencate 548 piante di cui 207 spontanee presenti nel territorio ostunese, unitamente ad una analisi dell’habitat che le accoglie.

L’impostazione è volutamente divulgativa e tralascia molti dettagli scientifici o tecnici per evitare un eccessivo appesantimento della materia e renderla invece più facile.

Il sito, infatti, nasce dall'esigenza di fornire ad un vasto pubblico uno strumento di agevole consultazione che permetta una conoscenza più sistematica e approfondita delle principali caratteristiche del territorio di Ostuni legate alla flora più comune, soprattutto di natura spontanea.

Un'ulteriore motivazione del lavoro scaturisce dal continuo e progressivo distacco delle giovani generazioni dalla cultura contadina o comunque collegata al mondo naturale. Oggi, infatti, a causa dei notevoli cambiamenti verificatisi a diversi livelli, sociali, economici e culturali, sempre più spesso, i giovani vivono un contatto scarso o comunque non significativo e poco consapevole con il territorio naturale che li circonda.

Pertanto, questo sito ha anche l'ambizione di far riscoprire alcuni aspetti della natura e del territorio in cui viviamo e sollecitare maggiore interesse e più cura per essi.

Le piante trattate sono state raggruppate in categorie del tutto convenzionali per la presenza nelle stesse di alcune caratteristiche comuni (es.: alberi e arbusti a foglie caduche; alberi e arbusti a foglie persistenti). Sono state individuate tredici categorie, dodici di piante coltivate e una di piante spontanee. Ogni categoria comprende un certo numero di piante, di ogni singola pianta si è indicato: il genere e la specie (nome in latino), il nome comune (in italiano), la famiglia di appartenenza. Es.: Allium cepa (cipolla)-Fam. Liliaceae. Allium=genere; cepa=specie; cipolla=nome comune; liliaceae=famiglia. La parte descrittiva che accompagna le foto comprende sommariamente e non in forma analitica: il luogo di origine, la specie di appartenenza e, a volte, anche la varietà, alcune caratteristiche botaniche, la diffusione o meno nel territorio, ecc. In alcuni casi anche il nome dialettale.

Oltre a ciò è presente lo studio del territorio, la suddivisione dello stesso in zone, e gli habitat. L'intero territorio è stato suddiviso in quattro zone del tutto convenzionali: zona costiera, pianura (la marina), scarpata murgiana, collina (la selva).

Ogni zona comprende: la delimitazione dei confini, la descrizione della stessa dal punto di vista delle caratteristiche pedologiche, climatiche, idrologiche e altimetriche, nonché la distribuzione della maggior parte delle piante coltivate e spontanee trattate. Gli habitat presenti sono dieci: bosco, macchia, gariga, terreno incolto, bordo stradale erboso, costa rocciosa, costa sabbiosa, duna, zona umida salmastra, terreno incolto. Di ogni habitat c'è la descrizione, l'ubicazione, la distribuzione delle specie più comuni, ecc.

A completare il sito vi sono un glossario per agevolare l'interpretazione di alcuni termini tecnici e scientifici che si trovano nella parte descrittiva e una serie di filmati relativi al territorio e all’habitat.

Un sentito ringraziamento a quanti, con consigli, informazioni, ricerche, suggerimenti e materiale vario hanno contribuito alla realizzazione del presente lavoro:

Prof.ssa Caterina Baccaro
Dott. Agronomo Gianfranco Ciola
Dott. Agronomo Emanuele Clemente
Ing. Lucio Clemente
Sig. Raimondo Del Vecchio
Preside Angelo Putignano
Prof. Cosimo Putignano
Sig. Leonardo Semeraro
Dott. Agronomo Felice Suma

Un ringraziamento particolare al Prof. Piero Medagli dell'Università di Lecce che, in modo puntuale e con alta competenza e professionalità, ha esaminato l'intera opera fornendo preziose indicazioni.

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