La collina

La collina (“Selva”) è un ripiano ondulato compreso tra la parte superiore della scarpata e i confini dei territori di Cisternino, Martina Franca, Ceglie Messapica, S.Michele Salentino, S. Vito dei Normanni e Carovigno.

Zona più estesa, anche se non di molto, della zona di pianura, ma, a differenza di questa, meno coltivata. per la presenza di zone boschive, macchia e pascolo cespuglioso. Le colture rappresentative sono: piante agrarie legnose e piante agrarie erbacee. Tra le piante agrarie legnose dobbiamo ricordare al primo posto l'ulivo, segue il mandorlo; la coltivazione della vite è limitata ad un certo numero di ettari nella zona di Chiobbica e dintorni e a piccole superfici sparse nelle contrade: Vallegna, Badessa, S. Calare e qualche altra zona. Altre specie fruttifere(fico, pesco, pero, susino, nespolo, fico d'india ecc.) solo a gestione e consumo familiare. Tra le piante agrarie erbacee è da ricordare il grano,coltivazione ridotta anche in questa zona a poche decine di ettari; l'avena, l'orzo, la veccia, il trifoglio incarnato, la favetta ed altre erbacee, come per la zona di pianura,si coltivano allo scopo di ricavare erbai da utilizzare allo stato verde o secco sotto forma di fieno per l'alimentazione del bestiame (bovino ed ovino) presso quelle masserie ad indirizzo zootecnico: S.Paolo grande e piccolo, Bilanciara, Traetta, Citrignano ecc. A gestione familiare, presso le piccole proprietà, si coltivano: fave, piselli, ceci, lupini e ortaggi diversi: melanzane, pomodori, peperoni, zucchine, fagioli, cavoli, cicorie ecc. Una coltivazione più intensa di ortaggi(circa ha 4) è presente nelle vicinanze della masseria S.Scalone. Anche nella zona collinare, più che nella pianura, abbiamo una flora spontanea tipica mediterranea molto ricca sia arborea che erbacea. Fra le piante arboree ci sono le querce (leccio, sughero, fragno, ecc.) che costituiscono interi boschi: la lecceta di Carestia, La Maddalena, S. Lucia alla selva, il fragneto di Ferri, Fantese, Bilanciara, il sughereto di Lamacoppa. Sono presenti anche molte piante che alcune volte costituiscono un sottobosco, altre volte, associate, costituiscono la macchia e la gariga. Le più comuni sono: il lentisco, il corbezzolo, la fillirea, il leccio, le varie specie di cisto, il terebinto, il perastro o pero mandorlino, l'olivastro, la rosa selvatica, l'asparago, il mirto, la ginestra spinosa, la ginestra, ecc. Per quanto riguarda la flora spontanea erbacea, molte specie sono comuni a quelle che troviamo in pianura. Le più comuni sono: l'erba del cucco, l'anemone, l'adonide annua, il favagello, li papavero, il cappero, la rucola, la reseda, il lupino selvatico, il pisello selvatico, l'erba lombrica, l'euforbia spinosa, la malva, le diverse specie di cisto, il cocomero asinino, la dafne gnidio, il gladiolo dei campi, il cipollaccio ecc. I siti sono quasi gli stessi della pianura: campi coltivati, uliveti, pascoli, terreni incolti, bordi stradali, ecc.